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mercoledì, Ottobre 9, 2024

La Via degli Dei

La via degli Dei

Per farla breve, e non tediare il lettore, potremmo anche dire semplicemente che la Via degli Dei è un lungo Trekking, che attraversando l’appennino settentrionale, porterà il viandante da Bologna  a Firenze.

Un percorso di 120 km, il quale comprende al suo interno bellezze paesaggistiche, storiche, floristiche e faunistiche. Un percorso da non sottovalutare, e da prendere con la giusta filosofia: la filosofia del Passo Lento. Un Cammino, non è una gara, perciò il viandante che prosegue per la sua strada a passo lento godrà del cammino pienamente.

-Cenni Storici

La  Via degli Dei nasce come via di comunicazione fra Firenze e Bologna, nello specifico era il nome usato per indicare la strada provinciale 59.   Il nome “ Via degli Dei” nasce dalla presenza lungo il percorso dei nomi dei monti, i cui nomi ricordano delle divinità: monte Adone, monte Venere e monte Luario.

Il percorso ripercorre, per circa il 65%, la vecchia via di comunicazione costruita dagli antichi Romani, La via Flaminia Militare, la quale attraversava gli appennini, probabilmente per dominare le popolazioni appenniniche e per collegare la colonia di Bononia (l’attuale Bologna), con la città di Arezzo.

-Il percorso

 Il percorso può essere diviso in 6 tappe, o meno in base all’allenamento.

  1. Bologna – Monte Adone 9 Km
  2. Monte Adone – Madonna dei Fornelli 9 Km
  3. Madonna dei Fornelli – Passo della Futa 8 Km
  4. Passo della Futa – San Piero a Sieve 22,1 Km
  5. San Piero a Sieve – Vetta le Croci 6 Km
  6. Vetta le Croci – Firenze 17,2 Km

Le tappe sono indicative,  possono essere anche accorpate riducendo la durata complessiva del Cammino.

1° Tappa: Bologna – Monte Adone

Questa è la tappa più emozionante di tutto il cammino, ma anche la più difficile. La più emozionante perché le endorfine vanno a mille, il cuore batte forte e l’emozione ci fa volare le gambe lungo il percorso all’idea di star cominciando una nuova avventura. La più difficile perché, oltre ad essere la più lunga, è anche quella in cui il corpo deve abituarsi ad uno sforzo così prolungato.

Dover portare lo zaino per così tanti Km, i piedi che passo dopo passo si indolenziscono dentro gli scarponi, il caldo che comincia a farsi sentire. Ma non demordete, se avrete fatto bene lo zaino senza appesantirlo troppo e se avrete delle buone scarpe, il corpo si abituerà ben presto alla nuova normalità che vi accompagnerà per i prossimi giorni.

Da Piazza Maggiore il percorso si allontana ,passo dopo passo, della città e cominci ad avvicinarsi agli appennini. Il primo traguardo da guadagnarsi è sicuramente arrivare al  Santuario di San Luca. I lunghi portici e le forti pendenze rendono l’arrivo al santuario una piccola vittoria. Da qui il percorso si inoltra all’interno del Parco della Chiusa, da qui in avanti il percorso costeggerà il fiume Reno. L’arrivo al  monte Adone regalerà una grande emozione e darà al viandante la forza per percorrere la seconda tappa. Dal monte è possibile osservare in lontananza delle pale eoliche… li sarà la conclusione della seconda tappa.

 

2° Tappa: Monte Adone – Madonna dei Fornelli

Gioie e dolori al risveglio. Il secondo giorno, e quindi la seconda tappa, non è certo meno difficile della prima: Il corpo è tutto indolenzito per lo sforzo della giornata precedente, e per riprendere il ritmo ci vorrà qualche ora. Ma non scoraggiatevi: Il vostro corpo sta cominciando a modificarsi, e questi sono i sintomi di un rafforzamento generale.. quindi Coraggio !

Durante la seconda tappa ci si immergerà nello spirito del cammino. Ampi panorami, ci accompagneranno lungo tutto il tragitto. La fase iniziale di questa tappa regala molto asfalto e sole: state attenti nel percorrerla, soprattutto durante la stagione estiva. Oltre Monzuno si ricomincia ad avere un contatto con la natura più diretto. Oltre il paese attraverserete un bellissimo castagneto, qui vi consiglio di riposare e godervi un po’ il posto. L’arrivo in prossimità di Madonna dei Fornelli è anticipato dall’attraversamento di un parco eolico (quello che vedevate dal monte Adone). Camminando lentamente, i km che si accumulano durante la giornata sono molti.

 

3° Tappa: Madonna dei Fornelli – Passo della Futa

La tappa che da Madonna dei Fornelli porta al Passo della Futa è forse la più bella di tutto il cammino. Qui, il viandante, scavalcherà gli appennini. Oltrepasserà quel confine immaginario che lo porterà dal versante Bolognese a quello Fiorentino. Qui, dopo tanta fatica toccherà la punta più alta di tutta la Via degli Dei. Durante il percorso, immerso all’interno di grandi faggete, il viandante arriverà al cuore del cammino, andando a vedere con i suoi occhi i resti della vecchia Flaminia Militare. Camminerà dove secoli fa misero piede gli antichi romani che volevano attraversare gli appennini.

Tappa che si conclude al Passo della Futa, dove sorge il Cimitero militare Germanico. Entrare all’interno del monumento, leggere i nomi dei soldati e le loro età è un atto dovuto alla memoria di qui Ragazzi che vennero qui a morire per un’ideologia assurda, nella follia della guerra che sconvolse l’Europa nel secolo scorso.

 

4° Tappa: Passo della Futa – San Piero a Sieve

Il viandante è finalmente giunto in Toscana. Sta cominciando a rendersi conto di come il suo sogno, il suo proposito, di arrivare a Firenze con le sue sole forze, si stia trasformando da sogno in realtà.

Anche questa tappa ci regalerà fantastici scorci. La vetta di Monte Gazzaro, gli scorci del Mugello mostrano come l’ambiente intorno al camminatore stia nuovamente mutando. Gli ambienti montani delle faggete, lasciano di nuovo spazio a querce, carpini e frassini via via che si scende di quota.
Poco prima del bivio per San Piero a Sieve, si consiglia una meritata pausa nel grazioso paesino di Sant’Agata.

 

5° Tappa: San Piero a Sieve – Vetta le Croci

Questa tappa, oltre gli aspetti paesaggistici, ripagherà il lettore anche con bellezze storiche. Non a caso si diche che L’Italia sia un museo a cielo aperto.

Qui infatti, nel classico paesaggio Toscano, si potranno osservare nella loro bellezza: Il castello del Trebbio, la badia del Buonsollazzo   ed il Santuario di monte Senario.

Tutti e tre i luoghi meritano un momento di riflessione e di godimento per gli occhi. Il Castello del Trebbio, oggi patrimonio UNESCO, è un ex fortezza Medicea costruita nel XV° secolo e che ancora oggi spicca sopra San Piero a Sieve.  Di non inferiore bellezza è la Badia del Buonsollazzo, la quale sta ad indicare un luogo ben soleggiato (questo significa Buonsollazzo). Sorta per grazia del marchese Ugo di Toscana, che qui ebbe una visione miracolosa, essa dopo vari passaggi da un ordine religioso ad un altro, fu ceduta a privati nel 1990, e da allora è in totale abbandono.

Ultimo, ma non per importanza, il Santuario di Monte Senario, è un ottimo posto dove fare una lunga pausa e godere della pace e della serenità che trasmette quel luogo.

 

6° Tappa: Vetta le Croci – Firenze

Su questa tappa non c’è molto da dire. Qui capirete di avercela fatta e che dovrete stringere i denti ancora per un po’. Ancora qualche passo per concludere questa fantastica avventura che vi porterete per tutta la vita.

Firenze è alle porte dall’appennino si scende di quota velocemente, fino a raggiungere il bellissimo borgo di Fiesole. Qui potrete ammirare in tutta la sua bellezza Firenze.

Volevo concludere questa piccola introduzione alla Via degli Dei con un consiglio per il viandante che si presta, o che sogna, di affrontare questo percorso.

Ecco alcuni consigli utili:

  • Usa i fascioni laterali del tuo zaino per scaricare il peso sul bacino e non sulla schiena.
  • Porta con te un cappello
  • Abbi sempre almeno 2l di acqua.
  • Usa scarpe di buona qualità e non nuove.
  • Usa calzini di ottima qualità, qui non risparmiare.
  • Durante i cammini si puzza, non portarti troppi cambi: Uno per camminare ed uno per la sera sono sufficienti.
  • L’intimo si può lavare la sera, non portarne troppo.
  • Porta con te i bastoncini da Trekking, sono fondamentali.

Ultimo, ma non per importanza…

NON PENSARE MAI DI NON POTERCELA FARE: IL PENSIERO POSITIVO E FONDAMENTALE. LA TUA TESTA CERCHERA’ DI ABBANDONARTI MOLTO PRIMA DEL TUO CORPO CERCANDO MILLE SCUSE.

QUANDO HAI MALE OVUNQUE… CANTA A SQUARCIAGOLA: IL DOLORE ANDRA’ IMPROVVISAMENTE VIA.

VAI AL TUO RITMO… NON E’ UNA GARA.

BUON CAMMINO ….