Oggi vorrei toccare un argomento delicato.
Ognuno ha la sua idea, ed ognuno pensa di avere la soluzione ottimale, ma in realtà l’unica soluzione ottimale è quella a cui dice si la tua schiena.
Ebbene si, oggi parliamo di Zaini da Trekking. Ne esistono di 1000 tipi, forme e misure: dagli zaini comprimibili da 10 Litri a quelli da spedizione con oltre 100 Litri di volume (che ci metteranno mai in 100 litri?)
Diciamo subito che, se per la tipologia ci si basa sul gusto personale, per la grandezza, e quindi il volume, la cosa è diversa.
Il volume di uno zaino è la prima cosa a cui dobbiamo guardare prima dell’acquisto, perché banalmente, ci da informazioni su quanta roba ci sta dentro. E vi posso assicurare che avere uno zaino da 50 litri non risolverà i problemi di spazio, perché più ne avrete e più ne vorrete… un po’ come lo stipendio XD
Per i Trekker di medio livello, quelli a cui piace camminare la domenica, o anche misurarsi con qualche cammino estivo, io mi sentirei in obbligo di consigliare, e quindi di orientarsi, su zaini con capienza di 20/30 litri in volume.
Loro saranno dei fedeli compagni di viaggio, e state pure sereni che ci entrerà tutto il necessario per i vostri trekking …
Parliamo adesso di un aspetto un po’ meno conosciuto dai molti, e devo dire la verità, anche io ne ero allo scuro fino a qualche anno fa… LE MISURE !!!
Ebbene si, gli zaini, come le mutande, hanno le misure. Esistono gli Small i Medium e i Large… Ma anche gli S/M o gli M/L, gli schienali regolabili ecc…
Il mercato offre una moltitudine di scelte capaci di accontentare anche il cliente più problematico.
Una volta scelta la vostra taglia, il gioco non è ancora finito… E no caro viandante… non basta metterselo sulle spalle e andare.
Ti svelo un altro segreto… il peso dello zaino non devono portarlo le spalle ma le ANCHE !!!
Sei sconvolto vero ? Lo ero pure io quando scopri questa cosa ! E la scopri durante la mia prima Via degli Dei.
I fascioni laterali, che trovi sul tue bellissimo zaino nuovo, servono a stringertelo in vita in maniera tale che gli spallacci facciano il loro lavoro, cioè tenere lo zaino vicino al corpo (e non scaricare il peso sulle spalle).
Se ci pensate bene, le anche sono le ossa più adatte a sostenere il peso dello zaino (che non dovrebbe mai superare il 20% del nostro peso corporeo… e siamo già al limite di tolleranza).
Durante il mio primo esperimento di accompagnamento di un gruppo su un cammino, alla fine della prima tappa, la gente aveva le spalle distrutte, e io le lasciai affrontare i loro dolori per tutta la giornata. Il secondo giorno, sapendo anche quello che avevo sofferto io nel mio primo cammino, sistemai gli zaini a tutto il gruppo. Morale della favola, a fine della seconda tappa le spalle erano rinate 😊.
Qui vi lascio uno schema che vi potrà riassumere la regolazione da fare con lo zaino quando lo si indossa.
Come potete vedere dall’immagine, la prima cosa da fare e stringere la fascia lombare, così da scaricare il peso sulle anche. Dopo verrà la regolazione degli spallacci e della cinghia pettorale.
Adesso che conosci questo piccolo segreto (sempre che non lo conoscessi già) spero possa goderti maggiormente i tuoi cammini o i tuoi trekking in giro per il mondo …
Buon cammino Viandanti.